“M’illumino d’immenso”.
Se gli abitanti dell’estremo nord della Finlandia e della Penisola Scandinava, i signori delle steppe ghiacciate e del freddo che da millenni vivono in Lapponia in armonia con la natura ancestrale e incontaminata che li circonda, avessero conosciuto il poeta italiano Giuseppe Ungaretti, forse, avrebbero usato questo suo verso assertivo e perentorio, somma della ricerca e della produzione ermetica nostrana, per descrivere il fenomeno dell’aurora boreale.
Chiamata anche aurora polare o australe, a seconda che si verifichi nell’emisfero settentrionale o in quello meridionale del globo.
Una sorta di illusione ottica determinata da quanto avviene nell’atmosfera terrestre, caratterizzata principalmente da bande luminose di un’ampia gamma di forme e colori rapidamente e continuamente mutevoli nello spazio e nel tempo.
Tipicamente di colore rosso-verde- azzurro con sfumature incandescenti di fluorescenze dette archi aurorali, è causata, da un punto di vista scientifico, dall’interazione di particelle elettriche cariche, vale a dire protoni ed elettroni, originate dalla stella che riscalda il nostro pianeta e che vengono trasportate dal vento solare, con la ionosfera (ad un’altezza che varia tra i 100 ed i 500 km dalla superfice terrestre).
Particelle che, una volta entrate in contatto con l’atmosfera ne eccitano gli atomi, i quali diseccitandosi, perdendo cioè la carica elettrica, rilasciano energia colorata, o pare così ai nostri occhi per lo spettro cromatico in cui sono comprese, emettendo fasci di luce di differenti lunghezze d’onda.
Curvature sottili, spesse anche meno di 100 metri, che si estendono però in una fascia spaziale vastissima, da orizzonte a orizzonte, sublimando la vista di chi, stupito e a bocca aperta, le osserva.
Lapponia tra scoperte e leggende
Al netto dei racconti degli indigeni lapponi e norvegesi, nella storia dei Paesi sviluppati se ne trova traccia ufficiale per la prima volta il 28 agosto del 1859.
Alcune aurore vennero avvistate in territorio nord- americano mentre contemporaneamente, nei centri scientifici di tutto il mondo, furono rilevate delle forti interferenze con la strumentazione che subì inspiegabili variazioni e alterazioni e correnti spurie che si formarono lungo le linee telegrafiche.
Non si tratta, a dire il vero, di un evento raro, sostanzialmente osservabile per circa duecento notti all’anno, alle latitudini indicate e pertinenti e con le condizioni climatiche giuste.
Da alcuni anni esistono dei veri e propri pacchetti turistici ed escursioni mirate per curiosi ed appassionati nella regione di Saariselka, il regno dei Sami, che associano a questo spettacolo mozzafiato, un mistero celato dietro il campo della fisica, un profondo significato, che rimanda a ed è fonte di ispirazione per l’arte locale, la mitologia e le leggende.
Favole che iniziano a notte fonda e che si concludono sempre con un lieto fine: sarà l’aurora per il popolo dei Sami, e per i loro ospiti, oggi e ancora come secoli fa, agli albori della vita sulla terra.
#STORYTELLER: FABIO FALABELLA
#SPECIALE #ETICO DI #3D LATO YANG #COVERSTORY MARINELLA
#SPECIALE #ETICO DI #3D LATO YIN #COVERSTORY FRATELLI DI GENNARO
SFOGLIA LO #SPECIALE #ILLUMINATO DI #3D LATO YIN #COVERSTORY ACHILLE SCUDIERI
SFOGLIA LO #SPECIALE #ILLUMINATO DI #3D LATO YANG #COVERSTORY FRANCO SILVESTRO
ORDINA LA TUA COPIA CARTACEA #SPECIALE #UMANITÀ