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GIOVANNI CORRADO, DA UN PICCOLO PAESE DELLA LIGURIA ALLA CASA BIANCA

«Insegui sempre quello che vuoi fare».

Hanno reagito così i genitori di Giovanni Corrado, quando, appena 16enne, comunicò alla famiglia (papà romano e mamma colombiana) che stava per lasciare la piccola cittadina di Leivi, in Liguria, per volare negli Stati Uniti.

Oggi Giovanni di anni ne ha 25 ed è incredibile quanta strada abbia percorso da allora.

Non solo strada “fisica” – ha già visitato decine di paesi, dallo Zimbabwe al Belgio, da Dubai a Los Angeles – ma soprattutto lungo il percorso della sua carriera.

Che, fin da quando si è trasferito a Miami per completare il liceo (alla Gulliver Academy), è stata chiarissima: la politica e la comunicazione. Con una borsa di studio si è iscritto al Franklin & Marshall College, in Pennsylvania, dove ha conseguito la laurea in Governo e Pubblica amministrazione (magna cum laude, neanche a dirlo).

Giovanni Corrado: “Il successo è quando la preparazione incontra la fortuna. Non ho mai detto di no a nessuna sfida”.

Ma ciò che di incredibile ha la storia di Giovanni Corrado è che durante gli studi ha prima partecipato alla campagna presidenziale Usa 2015-2016 collaborando con il senatore Marco Rubio, e poi superato un rigidissimo colloquio per entrare a far parte, come tirocinante, dell’Ufficio stampa e comunicazione del presidente Donald Trump, tra le prestigiose mura della Casa Bianca.

Con onore e fortuna sono entrato nel cuore del potere.

dice di quel periodo

Ancor prima della laurea diventa fellow per le Nazioni Unite per campagne vaccinali globali e poi ambasciatore della gioventù per la Fondazione dell’Onu che le gestisce.

Da allora, siede al tavolo con i grandi politici americani per sostenere raccolte fondi.

Nel suo curriculum anche un percorso in Bloomberg, prima come stagista a rotazione in vari settori, e poi come analista finanziario.

Ma non è quella la sua strada, così lascia New York e fonda una sua creatura, la Next Generation First Foundation, che incoraggia l’imprenditoria sociale in realtà locali a favore di orfani.

Gira sempre il mondo, ma nel 2021 si è preso una “pausa” per gestire il progetto da Roma, dove ha ricoperto la carica di consulente esterno al Parlamento italiano per la comunicazione politica.

Il suo futuro è in giro per il mondo, allora.

«No – dice Giovanni, che ha anche declinato l’offerta del Partito Repubblicano di candidarsi in Florida -. Il mio futuro è in Italia, a sostenere politiche per i giovani a partire da tre punti: riforma scolastica e universitaria, legame forte tra studio e mondo del lavoro e innovazione».

Solo impegno o anche fortuna?

Il successo è quando la preparazione incontra la fortuna.

Non ho avuto mai paura di lanciarmi, non ho mai detto di no alle sfide.

E oggi – mentre continua a dire sempre grazie alla mamma e al papà, purtroppo recentemente scomparso – è presidente e fondatore del “Movimento Giovani”, per dare una voce unica alle generazioni del futuro.

Di questo giovane illuminato, insomma, sentiremo molto parlare.